Grazie al blog What Does The Prayer Really Say riportiamo una serie di domande poste da un fedele brasiliano alla Pontificia Commissione Ecclesia Dei e la relativa risposta del nuovo segretario, mons. Guido Pozzo: a nostra conoscenza, è il suo primo atto 'ufficiale'.
Esaminandolo, se ne possono trarre interessanti vaticinii sul suo modo di reggere l'Ecclesia Dei: dopo le generose 'promesse' del card. Castrillòn Hoyos (tipo: "Il Papa vuole la Messa gregoriana in ogni parrocchia"), l'ora pare essere più alla prudenza e alla misura. Ma magari anche (come può indicare il fatto stesso di aver risposto analiticamente a questa lettera) ad una certa prontezza d'intervento. Ecco dunque il testo delle domande, seguito dalla lettera di risposta della Commissione:
1- Dopo l’entrata in vigore del motu proprio Summorum Pontificum è necessario il permesso del vescovo diocesano, qualora un sacerdote voglia celebrare la Messa gregoriana?
2- I fedeli devono padroneggiare la lingua latina per poter assistere alla Messa gregoriana? Oppure è sufficiente un sussidio bilingue?
3- Un gruppo piccolo di fedeli (per esempio 8 persone), benché stabile, è insufficiente per la celebrazione della Messa nella forma straordinaria?
4- Il vescovo deve collaborare affinché la richiesta della Messa gregoriana avanzata da un gruppo stabile di fedeli sia esaudita?
5- I fedeli che non fanno parte del gruppo stabile potranno assistere alla Messa gregoriana?
6- È possibile celebrare le nozze nella forma straordinaria del rito romano?
7- Con la pubblicazione del motu proprio Summorum Pontificum, Papa Benedetto XVI desidera che la Messa gregoriana sia ampiamente offerta nelle diocesi?
8- Il Santo Padre desidera che l’insegnamento del latino torni a far parte del curriculum dei seminari affinché i futuri sacerdoti possano celebrare la Messa in lingua latina ?
9- I vescovi diocesani devono seguire gli orientamenti della Pontificia Commissione circa l’applicazione del motu proprio Summorum Pontificum anche qualora il nunzio apostolico in Brasile potesse, ipoteticamente, esprimere un’opinione contraria?
Prot. 97/09
Vaticano , 18 luglio 2009
Illustrissimo Signore,
relativamente alla Sua lettera del 29 aprile u.s., si risponde, secondo il motu proprio Summorum Pontificum, quanto segue:
1- Il documento pontificio non prevede alcun permesso speciale del vescovo diocesano affinché un prete possa celebrare la Santa Messa nella forma straordinaria (art.2);
2- Ai fedeli non si richiede un’ampia conoscenza della lingua latina, essendo sufficiente l’uso di un messale bilingue o di un foglietto;
3- Il numero di fedeli di un gruppo stabile dipende molto dalle circostanze locali, le quali indicheranno se un prete possa o voglia, tenendo conto del suo dovere pastorale, occuparsi di un gruppo relativamente piccolo;
4- Il vescovo diocesano deve essere in linea con le direttive del documento pontificio (art.5 par.1; e CIC c.392); altro è verificare l’effettiva praticabilità, in accordo con quanto disposto dal motu proprio;
5- I fedeli che non fanno parte del “gruppo stabile”, possono, evidentemente, partecipare alla Messa nella forma straordinaria;
6- I matrimoni secondo la forma straordinaria sono possibili, in accordo col parroco (art.9, par.1);
7- Quanto all’ampia applicazione del documento pontificio in una diocesi, è sufficiente attenersi alle indicazioni contenute nel documento medesimo;
8- Circa l’insegnamento del latino nei seminari, si faccia riferimento al c.249 del Codice di Diritto Canonico in vigore: “Nella Ratio di formazione sacerdotale si stabilisca che gli alunni conoscano accuratamente non solo la lingua del proprio paese, ma abbiano anche una buona conoscenza della lingua latina e inoltre un'adeguata conoscenza delle lingue straniere, nella misura in cui essa risulti necessaria o utile alla loro formazione o all'esercizio del ministero pastorale”.
In tutte le altre questioni si faccia riferimento al documento pontificio, essendo il Santo Padre la suprema autorità della Chiesa, a cui per istituzione divina siamo legati da rispetto, amore e obbedienza.
La prego di accettare i miei sentimenti di viva stima e considerazione nel Signore,
Mons. Guido Pozzo
(Segretario)
No comments:
Post a Comment