Monday, September 21, 2015

EXCLUSIVE: Pope Francis to visit Malta in 2016!

 

This Blog is pleased to announce that His Holiness Pope Francis will visit Malta in the second half of 2016.

Sources inside the Vatican have confirmed that the visit will be spread over 3 days. It is the Pope's wish that during his visit, he will visit three Marian sanctuaries. 

Unlike the last visit of a Roman Pontiff, this time round the visit will include a stop in Gozo  - probably with Holy Mass at Ta' Pinu Sanctuary.

In Malta, the visit - apart from the usual courtesy visits - is expected to include a visit to the Sanctuary of Our Lady of Graces in Żabbar and the Basilica of Our Lady of Mount Carmel in Valletta. 

Still to be confirmed is a visit to the Church of Divine Mercy at San Pawl Tat-Tarġa, in Naxxar - the latter to coincide with the Jubilee year dedicated to Mercy.




Tuesday, September 15, 2015

New interim Committee for Pro Tridentina (Malta)


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We are pleased to inform you that an interim Executive Committee is being established for Pro Tridentina (Malta). The names will soon be published on the this page. The committee will include old faces and new comers.

The Committee's role will be to operate under the current statutes and prepare for the extraordinary General Meeting that will take place in the near future. It will also launch a process to ensure that the Tridentine Mass is firmly established in Malta. This will mean that this petition and discussions with the Church will be reactivated.

The transition phase, as expressed in this article is finally coming to an end. Deo gratias!

Saturday, September 5, 2015

50 anni fa la Mysterium Fidei di Paolo VI


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Paolo VI celebrando la Santa Messa

[…] 9. Fratelli Venerabili, non mancano, proprio nella materia che ora trattiamo, motivi di grave sollecitudine pastorale e di ansietà, dei quali la coscienza del Nostro dovere Apostolico non ci permette di tacere.

10. Ben sappiamo infatti che tra quelli che parlano e scrivono di questo Sacrosanto Mistero ci sono alcuni che circa le Messe private, il dogma della transustanziazione e il culto eucaristico, divulgano certe opinioni che turbano l'animo dei fedeli ingerendovi non poca confusione intorno alle verità di fede, come se a chiunque fosse lecito porre in oblio la dottrina già definita dalla Chiesa, oppure interpretarla in maniera che il genuino significato delle parole o la riconosciuta forza dei concetti ne restino snervati.

11. Non è infatti lecito, tanto per portare un esempio, esaltare la Messa così detta «comunitaria» in modo da togliere importanza alla Messa privata; né insistere sulla ragione di segno sacramentale come se il simbolismo, che tutti certamente ammettono nella ss. Eucaristia, esprimesse esaurientemente il modo della presenza di Cristo in questo Sacramento; o anche discutere del mistero della transustanziazione senza far cenno della mirabile conversione di tutta la sostanza del pane nel corpo e di tutta la sostanza del vino nel sangue di Cristo, conversione di cui parla il Concilio di Trento, in modo che essi si limitino soltanto alla «transignificazione» e «transfinalizzazione» come dicono; o finalmente proporre e mettere in uso l'opinione secondo la quale nelle Ostie consacrate e rimaste dopo la celebrazione del sacrificio della Messa Nostro Signore Gesù Cristo non sarebbe più presente.

12. Ognuno vede come in tali opinioni o in altre simili messe in giro la fede e il culto della divina Eucaristia sono non poco incrinati.

[…]

Salva infatti l'integrità della fede, è necessario anche serbare un esatto modo di parlare, affinché usando parole incontrollate non ci vengano in mente, che Dio non permetta, false opinioni riguardo alla fede dei più alti misteri. Torna a proposito il grave monito di sant'Agostino quando considera il diverso modo di parlare dei filosofi e del Cristiano: « I filosofi, egli dice, parlano liberamente senza timore di offendere orecchi religiosi in cose molto difficili a capirsi. Noi invece dobbiamo parlare secondo una regola determinata, per evitare che la libertà di linguaggio ingeneri qualche opinione empia anche intorno al significato della parola ».(10)

24. La norma di parlare dunque,che la Chiesa con lungo secolare lavoro, non senza l'aiuto dello Spirito Santo, ha stabilito, confermandola con l'autorità dei Concili, norma che spesso è diventata la tessera e il vessillo della ortodossia della fede, dev'essere religiosamente osservata; né alcuno, secondo il suo arbitrio o col pretesto di nuova scienza, presuma di cambiarla. Chi mai potrebbe tollerare che le formule dogmatiche usate dai Concili Ecumenici per i misteri della SS. Trinità e dell'Incarnazione siano giudicate non più adatte agli uomini del nostro tempo ed altre siano ad esse temerariamente surrogate? Allo stesso modo non si può tollerare che un privato qualunque possa attentare di proprio arbitrio alle formule con cui il Concilio Tridentino ha proposto a credere il Mistero Eucaristico. Poiché quelle formule, come le altre di cui la Chiesa si serve per enunciare i dogmi di fede, esprimono concetti che non sono legati a una certa forma di cultura, non a una determinata fase di progresso scientifico, non all'una o all'altra scuola teologica, ma presentano ciò che l'umana mente percepisce della realtà nell'universale e necessaria esperienza: e però tali formule sono intelligibili per gli uomini di tutti i tempi e di tutti i luoghi. […]

 Dall’enciclica Mysterium Fidei di Paolo VI, 3 settembre 1965

Tuesday, September 1, 2015

Recommendation to One's Guardian Angel for a Happy Hour of Death

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Death mask of St. Charles Borromeo


By Saint Charles Borromeo

My good Angel: I know not when or how I shall die. It is possible I may be carried off suddenly, and that before my last sigh I may be deprived of all intelligence. Yet how many things I would wish to say to God on the threshold of eternity. In the full freedom of my will today, I come to charge you to speak for me at that fearful moment. You will say to Him, then, O my good Angel:

That I wish to die in the Roman Catholic Apostolic Church in which all the saints since Jesus Christ have died, and out of which there is no salvation.

That I ask the grace of sharing in the infinite merits of my Redeemer and that I desire to die in pressing to my lips to the cross that was bathed in His Blood!

That I detest my sins because they displease Him, and that I pardon through love of Him all my enemies as I wish to be pardoned.

That I die willingly because He orders it and that I throw myself with confidence into His adorable Heart awaiting all His Mercy.

That in my inexpressible desire to go to Heaven I am disposed to suffer everything in may please His sovereign Justice to inflict on me.

That I love Him before all things, above all things and for His own sake; that I wish and hope to love Him with the Elect, His Angels and the Blessed Mother during all eternity.

Do not refuse, O my Angel, to be my interpreter with God, and to protest to Him that these are my sentiments and my will. Amen.